Falliscono le trattative tra laburisti e lib-dem. Il premier uscente lascia Downing Street e il partito. Il leader dei conservatori riceve dalla regina l'incarico a formare il nuovo governo. Verso un esecutivo di coalizione con i liberali
LONDRA - David Cameron, leader dei conservatori, è il nuovo primo ministro britannico. Il vincitore delle elezioni politiche del 6 maggio ha accettato dalla regina Elisabetta II l'incarico per formare un nuovo governo. Il capo dei Tory si è detto intenzionato a formare una "coalizione piena" con i liberaldemocratici per "un governo solido" che "affronti i problemi del paese, primo fratutti il deficit".
L'incarico a Cameron arriva a pochi minuti dalle dimissioni del suo predecessore, il laburista Gordon Brown, che ha lasciato Downing Street dopo aver constatato il fallimento delle trattative tra i suoi emissari e i rappresentanti dei lib-dem. Annunciando il suo addio al fianco della moglie Sarah, Brown ha anche comunicato la rinuncia a ogni incarico all'interno del partito laburista, che guidava dalle dimissioni di Tony Blair nel giugno 2007.
Che ogni possibilità di accordo tra laburisti e lib-dem fosse tramontata, era apparso chiaro quando nel pomeriggio Vince Cable, numero due del partito di Nick Clegg, aveva parlato di un'intesa con i Tory "molto vicino a essere conclusa". Dopo un febbrile, ma breve, rincorrersi di ammissioni, smentite e precisazioni, Brown ha gettato la spugna.
Prima di andare dalla Regina, a Buckingham Palace, il premier britannico dimissionario ha ringraziato il Paese, lo staff, "ma soprattutto mia moglie Sarah per il suo amore e per il sevrizio che ha reso al Paese". Brown è poi andato a prendere i due figli all'interno dell'ufficio di Downing Street.
"Ho fatto questo lavoro non per il privilegio o il prestigio che ne deriva ma per la possibilità di servire le persone", ha detto Brown visibilmente emozionato nel suo addio, che ha voluto quindi rendere omaggio alle truppe impegnate in Afghanistan. Egli ha quindi fatto i suoi auguri al successore: costituzionalmente egli "consiglierà" il nome di Cameron alla regina. Brown si è allontanato da Downing Street con la moglie e i figli John e Fraser.
I mercati hanno accolto positivamente la soluzione della crisi di governo: intorno alle 16 locali (le 17 italiane), non appena hanno cominciato a circolare le voci del fallimento della trattativa fra Labour e Lib-dem, la sterlina è salita in breve da 1,4790 dollari a 1,4933. L'indice principale della borsa di Londra, che perdeva 1,99%, è improvvisamente risalito a -0,8%. I rendimenti dei titoli di stato a dieci anni sono scesi a 3,869% dopo un massimo di 4,024%. (11 maggio 2010)
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