Il governo presentera' "presto una proposta al Parlamento per la riforma della giustizia penale". "Le idee sulla giustizia le abbiamo chiare: siamo per la separazione degli ordini, non voglio dire delle carriere, ma degli ordini si'", ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. "Questo significa – ha spiegato il premier - che chi giudica fara' parte di un ordine e chi rappresenta la pubblica accusa fara' parte di un altro ordine e quando dovra' andare a parlare con il giudice dovra' ottenere un appuntamento, bussare alla sua porta e dargli del lei". Ai cronisti che gli chiedevano quando sara' pronta la riforma del governo, il presidente del Consiglio ha risposto: "Non so, non credo entro Natale, mi sembra difficile".
Il premier parla della possibilita' di fare la riforma cambiando la Costituzione. "La Carta costituzionale si puo' cambiare - dice - e poi l'ultima parola spetta ai cittadini. Ci sono due votazioni con 6 mesi di tempo l'una dall'altra poi a decidere se la riforma sara' giusta saranno i cittadini. Questa e' la democrazia".
No all'aumento del contingente italiano in Afghanistan
"Con il generale Petraeus non si e' assolutamente parlato di un incremento delle nostre forze in Afghanistan". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, durante la presentazione dell'ultimo libro di Bruno Vespa, sottolineando che "sono stati cambiati i caveat" e che dunque i soldati italiani "possono agire di più'. Il presidente del Consiglio ha ricordato l'incontro di ieri con il capo delle forze armate statunitensi in Iraq e Afghanistan e ha sottolineato che nel corso del colloquio "nessuno ha parlato di un ritorno dei soldati italiani in Iraq o di un incremento delle forze italiane in Afghanistan". L'attuale numero di soldati italiani, quindi, ha aggiunto Berlusconi, non cambierà anche se "i militari resteranno lì" per garantire la sicurezza nel paese.
La guerra l'ha fatta D'Alema
"L'Italia non ha partecipato alla guerra. Le bombe sulle Serbia le ha autorizzate D'Alema. In Iraq l'Italia ha partecipato alla costruzione di una nuova democrazia insieme ad altri 35 Paesi".
No al dialogo con l'opposizione, porte spalancate a Casini
"Con questa opposizione non credo ci sia possibilita' di dialogare". Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, presentando il libro di Bruno Vespa, torna sui rapporti con l'opposizione e afferma: "Non e' possibile dialogare con chi ti accusa di essere Hitler o un dittatore argentino, con chi ti accusa di essere il diavolo o ti vieta di dire una parola sulla moralita' pubblica. Questa sinistra non e' riformista".
Silvio Berlusconi conferma, "porte spalancate" a Casini nel Pdl "che e' ancora in formazione e che avra' vita con il congresso che speriamo di fare nella seconda parte di marzo".
Questo governo è il Paradiso
"Tornando dai viaggi all'estero e soprattutto dall'estremo oriente mi rendo conto che l'Italia e' diventata un paese molto molto provinciale, non e' piu' quella 'caput mundi' cui la storia di Roma ci aveva abituato". Ma dal "poema dantesco" che Bruno Vespa ha dedicato al nostro paese emerge che "il governo attuale e' il Paradiso".
Cassa integrazione e infrastrutture
"Abbiamo l'intenzione di fare qualcosa" per allargare la possibilita' di ricorrere alla Cassa integrazione alle categorie, come operatori del commercio e precari, che attualmente sono esclusi da questo diritto. Venerdi' "abbiamo convocato il Cipe e vareremo un piano di investimenti infrastrutturali da 16,6 miliardi", ha annunciato Berlusconi, che ha riferito di avere avuto un incontro di quattro ore oggi pomeriggio con i ministri Tremonti, Scajola, Fitto e una lunga telefonata con il ministro Matteoli.
Per la nuova Alitalia, meglio accordi commerciali
"L'ingresso di Lufthansa e Air France nella nuova Alitalia potrebbe fare da freno allo sviluppo della nuova compagnia. Preferisco quindi un accordo solo commerciale con le compagnie estere", ha Berlusconi, rispondendo a una domanda circa la possibilita' di un ingresso di compagnie aeree straniere.
Vigilanza Rai? Non me ne interesso
Quanto durera' ancora la questione della Vigilanza? "Non lo so, non me ne sono interessato e non me ne voglio interessare. Basta un fiato emesso dal presidente del Consiglio e viene fuori il conflitto di interessi".
Facendo riferimento a Mediaset, Berlusconi ha comunque sottolineato che "non c'e' nessuna trasmissione che abbia attaccato l'opposizione cosi' come la tv pubblica fa con il presidente del Consiglio. Tv pubblica - ha sottolineato il premier - che e' pagata con i soldi di tutti".
Rainews24
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